di Daniel McAdams (RonPaulInstitute, 28 marzo 2016)

La notizia importante dalla Siria negli ultimi giorni proviene da Palmira, dove le forze governative siriane, con l'aiuto dei militari russi, hanno ripreso il controllo della città dalle mani dell'ISIS. La caduta di Palmira e la conseguente distruzione degli spettacolari resti romani da parte dell'ISIS avevano riempito d'orrore il mondo civilizzato. Il governo americano ha affermato sin dall'inizio che i russi non avevano l'ISIS come obiettivo, bensì solo i ribelli "moderati" appoggiati da Washington. Quella bugia sta ora in mostra nuda nella Palmira appena liberata e da qui in avanti, mentre le truppe del governo siriano aiutate dai russi si dirigono rapidamente ad est verso la "capitale" dello Stato Islamico, Raqqa.

Nel frattempo, gli sforzi americani per il "cambio di regime" in Siria, durati già cinque anni, stanno procedendo in tutt'altro modo. Ieri abbiamo saputo dal Los Angeles Times che gli Stati Uniti sono ora in guerra con .... se stessi in Siria.

Sì, avete capito bene. Mentre le truppe siriane e i russi stanno colpendo a morte l'ISIS in Siria, un gruppo di ribelli appoggiati dalla CIA è in guerra contro un altro gruppo di ribelli appoggiato dal Pentagono!

Sembra che da diversi mesi Fursan al Haq, appoggiato dalla CIA, e le Forze Democratiche Siriane, appoggiate dal Pentagono, abbiano intensificato la guerra gli uni contro gli altri. Secondo il Times, il deputato americano Adam Schiff (partito Democratico - California), un imperterrito interventista, considera la situazione "un enorme problema", aggiungendo che "fa parte della partita a scacchi tridimensionale che è il campo di battaglia siriano".

Schiff fornisce qui un perfetto esempio di quanto la classe politica di Washington brancoli nel buio più totale. La situazione non è problematica né una partita di scacchi tridimensionale, per chi è capace di pensiero non-Washington. E' una questione di politica USA di guerra sia contro il governo di Assad sia contro l'ISIS. Se si combatte un nemico e allo stesso tempo il nemico di quel nemico, non si tratta di scacchi tridimensionali. Si tratta di pazzia.

Se Euripide era nel giusto dicendo che "gli dèi prima rendono pazzi coloro che vogliono distruggere", sembra che negli Stati Uniti siamo a metà strada verso la distruzione.

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Nota [MM]

I governi occidentali non sono contenti quando si sconfigge l'ISIS. Su RT ieri 28/3: La Russia chiede il perché del silenzio inglese sulla riconquista di Palmira

La realtà non si adegua alla narrativa voluta. L'Occidente di fronte alla liberazione di Palmira, RonPaulInstitute 28/3: Nulla di nuovo sul fronte occidentale quando le forze siriane riprendono Palmira dall'ISIS

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