di Daniel McAdams (RonPaulInstitute, 27 maggio 2016)

Gli americani sarebbero portati a pensare che dopo l'11 settembre, e dopo i successivi 15 anni e 4 migliaia di miliardi di dollari di "guerra al terrore", il governo statunitense potrebbe voler impedire l'ingresso nel paese agli individui affiliati ad al-Qaeda. Purtroppo, gli americani si sbagliano.

McClatchy News Service segnala che a Labib al Nahhas, un ufficiale del gruppo combattente islamista Ahrar al Sham affiliato ad al-Qaeda, è stato accordato il visto per entrare negli Stati Uniti per una breve visita.

In una recente conferenza stampa del Dipartimento di Stato, una giornalista ha chiesto al portavoce del Dipartimento Mark Toner chiarimenti sulla presunta visita. "I funzionari del governo erano al corrente di questa visita?", ha chiesto la giornalista.

Il portavoce del Dipartimento di Stato Mark Toner ha risposto in un tono di voce quasi annoiato: "Non sono sicuro che ne fossimo al corrente. Non penso abbia avuto alcun incontro qui [al Dipartimento di Stato]... e non posso parlare di visti, [a causa di] considerazioni di privacy".

Dopo aver detto che migliaia di miliardi di dollari dovevano essere spesi per prevenire un altro 11 settembre, un ufficiale di un gruppo affiliato all'organizzazione che ha compiuto gli attacchi dell'11 settembre viene negli Stati Uniti e il governo statunitense non è "sicuro che ne fossimo al corrente"?

La giornalista ha insistito con una domanda successiva che sembra piuttosto ovvia: "Uno dei leader di un gruppo i cui legami con al-Qaeda sono noti viene negli Stati Uniti e voi non avete nulla da dire?"

Toner di nuovo sembrava annoiato: "Ripeto, non ho i dettagli di fronte a me. Se otterrò maggior informazioni ve le comunicherò".

Guardate qui l'incredibile scambio.

Perché il governo degli Stati Uniti sembra così poco interessato al affiliati ad al-Qaeda che entrano negli Stati Uniti? Dopotutto, secondo il National Defense Authorization Act del 2012 tali "forze associate" sono soggette ad arresto e detenzione indefinita senza processo.

Invece, all'alleato di al-Qaeda è stato permesso entrare negli Stati Uniti - per fare pressioni sul governo americano!

Scrive McClatchy:

Nahhas non aveva pianificato incontri con alcun funzionario governativo, bensì voleva parlare con "gruppi terzi" potenzialmente in grado di influenzare i legislatori.

E i legami con al-Qaeda? Riporta l'agenzia di stampa:

L'obiettivo finale del gruppo è un governo islamista per la Siria e i suoi vecchi legami con al-Qaeda non sono un segreto: Uno dei fondatori del gruppo, Abu Khalid al Suri, morto in un bombardamento, è stato commemorato dal leader di al-Qaeda Ayman al Zawahiri.

Ma sicuramente da allora il gruppo ha ripulito le sue azioni, per essere ammesso negli Stati Uniti? Neanche per idea.

Come riporta McClatchy, proprio il mese scorso ha partecipato insieme ad al-Qaeda al massacro di numerosi civili appartenenti alla minoranza alawita in Siria.

Ahrar continua a frustrare gli Stati Uniti e i loro alleati con il suo coordinamento operativo con il Nusra Front di al-Qaeda, incluso un attacco congiunto questo mese nel villaggio siriano di Zara, che ha causato il massacro di 19 civili della minoranza alawita, secondo un gruppo per i diritti umani.

Quindi combattono insieme ad al-Qaeda, massacrano civili innocenti, pianificano di introdurre la rigida legge islamica in Siria una volta ottenuta la vittoria, tuttavia il governo degli Stati Uniti non ha alcun problema se i loro leader visitano gli Stati Uniti per cercare di influenzare il governo americano?

C'è qualcun altro che ci vede qualcosa di strano?

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