di Jonathan Turley (da Ron Paul Institute, 7 ottobre 2014)

C'è una interessante dimensione nell'aggiramento della Costituzione ora in corso riguardo alla nostra più recente guerra non dichiarata. Mentre alcuni funzionari governativi stanno finalmente riferendosi ai nostri attacchi in Siria come a una "guerra", il disagio a definire questa campagna indefinita ha portato ad un disagio simile nel darle un nome. Dopo due mesi di attacchi aerei e dichiarazioni per le quali la campagna durerà probabilmente anni, l'amministrazione ancora non ha dato un nome a questa guerra. La scelta ora sembrerebbe ovvia: Operazione Voldemort, la guerra che non deve essere nominata1.

Di solito, i capi militari amano dare nomi ispiratori alle loro campagne, sebbene qualche volta il nome possa rivelare un po' di insicurezza, come nel caso dell'"Operazione Giusta Causa" a Panama - un nome che dava solo l'impressione di amplificare i dubbi sulla legalità o legittimità dell'invasione. Una volta coniato, il nome appare dappertutto, dai contratti governativi alla legge alle medaglie al valore.

Tuttavia, è in corso all'interno dell'amministrazione un dibattito non-così-riservato su come chiamare la campagna contro lo Stato Islamico. Così come nel dare il nome ad un cucciolo, dare il nome ad una guerra può creare una pericolosa conseguenza per coloro che temono le responsabilità. Come risulta abbia detto un ufficiale della Difesa, "Se gli dai il nome, è tuo. E loro non vogliono che sia loro."

Per il momento, il responsabile per i rapporti con la stampa del Pentagono, ammiraglio John Kirby, dice che l'amministrazione attualmente non ha "nessun progetto di dare un nome all'operazione", ma che c'è "in corso uno sforzo di prendere in considerazione.... un nome potenziale per questa operazione".

Potrebbero avere tempo in abbondanza. L'ex Segretario alla Difesa Leon Panetta questa settimana ha detto che questa potrebbe essere una "guerra di 30 anni". Almeno la guerra di 100 anni tra Inghilterra e Francia aveva un nome, era chiamata la Guerra dei cent'anni. Non c'è nemmeno bisogno di essere accurati. Dopo tutto, la guerra dei cent'anni durò 116 anni.

Comunque si chiami, ha la sua prima vittima. Il caporale dei Marines Jordan Spears è disperso in mare dopo aver abbandonato, insieme ad un commilitone, il loro MV-22 Osprey che stava per schiantarsi nel Golfo Persico. Erano decollati dalla USS Makin Island. Per il momento, presumibilmente sarà dichiarato morto in operazioni militari.

-------

Update (16/10/14): A metà ottobre la guerra ha finalmente avuto un nome: Operation Inherent Resolve, che si può tradurre come "Risolutezza innata" o forse "Soluzione intrinseca", chissà. Daniel McAdams il 16/10 ha scritto a questo proposito un articolo adeguatamente caustico, in cui si legge:

E' stato detto che all'inizio di ottobre, quando questo nome è stato inizialmente proposto per descrivere l'operazione,  esso era stato scartato. Non è difficile crederlo. La locuzione sembra confusa e senza significato. Non proprio l'idea di una scintillante spada di libertà che scatena il terrore nei cuori dei malvagi, dovunque essi siano in agguato.

McAdams continua citando alcune dichiarazioni dal Pentagono relative a questo nome, decisamente ridicole alla luce delle ormai palesi intenzioni di alcuni alleati, ad esempio la Turchia.

L'articolo si intitola 'La Casa Bianca "ha intrinsecamente deciso" di sconfiggere l'ISIS' ed è qui.

------

1: per chi non lo sapesse (io ci vado vicino): si tratta di un riferimento ad un personaggio di Harry Potter.
-------
Nota [MM]
In questi giorni continuano a susseguirsi notizie sempre più surreali sulla guerra in Medio Oriente. Ho tradotto questo breve e ironico articolo; non posso star dietro a tutto, però il Ron Paul Institute pubblica articoli molto rivelatori. Oggi ad esempio c'è un articolo di Stockman sull'assedio di Kobani, la città curda in Siria al confine con la Turchia ("L'assedio di Kobani: il fiasco siriano di Obama in corso"), poi un articolo anche sulla Libia ("Libya Up Next (Again) On Obama's 'Bomb the World' Tour? ").
La frase di Panetta sui "30 anni di guerra" (!) è stata ripresa anche da RussiaToday ("Combattere l'ISIS: 1,1 miliardi di dollari già spesi, '30 anni di guerra' a venire"). E non dimentichiamo gli ulteriori 10 anni di guerra in Afghanistan, di cui ha scritto Ron Paul domenica scorsa. Intanto i giornali anche in Italia continuano a montare la campagna d'odio verso i musulmani, spesso con totale sprezzo del ridicolo. Che queste guerre servano solo a far fluire soldi al complesso militare-industriale, togliendoli dalle nostre tasche, ormai dovrebbe essere evidente anche ai bambini.
Come diversivo dalle guerre, c'è anche la campagna per far montare l'isteria da Ebola... il virus che può infettare anche a distanza.... altro che Voldemort...

You have no rights to post comments