Slaugter

Traduco questo breve pezzo di Daniel McAdams non perché sia particolarmente memorabile, anche se l'argomento di fondo, l'intensificarsi delle operazioni in Siria in conseguenza degli avvenimenti in Ucraina, è attuale e reale. A prescindere dall'argomento specifico, questo articolo ben si inserisce in un tema centrale di questo sito: mostrare quando sia grottesco e assurdo un sistema a cui siamo (noi in quanto cittadini dell'Occidente) perlopiù assuefatti e che esiste con il consenso della maggioranza di noi. Il fatto che ciò di cui si parla avvenga negli Stati Uniti non deve creare false rassicurazioni: la signora in questione è pagata (profumatamente) anche con i nostri soldi. Si tratta di persone che dovrebbero essere oggetto di compassione, invece sono lì a decidere di avvenimenti di portata mondiale. MM

Anne-Marie Slaughter [Nota: che nome appropriato! Pensavo che forse Daniel McAdams lo avesse storpiato per ironia, invece no. MM] dimostra che non c'è bisogno di grattare molto un 'interventista umanitario' per scoprire il neocon guerrafondaio appena sotto la superficie.

In un saggio di oggi, intitolato "Lo stop alla Russia comincia in Siria", la signora sostiene che "la soluzione alla crisi in Ucraina in parte si trova in Siria". Il presidente Obama deve "dimostrare di poter ordinare l'uso offensivo della forza anche in circostanze diverse dagli attacchi segreti con i droni o dalle operazioni sotto copertura", scrive.

Traduzione: per punire Putin per le sue presunte azioni in Ucraina, la Slaughter suggerisce al presidente Obama di bombardare la Siria.

La Slaughter riconosce che "Assad sia il male minore in confronto ai membri dell'opposizione affiliati ad al-Qaeda" e ammette che "il governo siriano sembra sul serio impegnato a smantellare lentamente le sue armi chimiche, come ha acconsentito a fare lo scorso settembre".

Ciononostante, scrive: "è ora di cambiare i calcoli di Putin e la Siria è il posto giusto per farlo".

"E' impossibile attaccare la Siria legalmente fintantoché la Russia fa parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", continua la Slaughter, quindi la sua soluzione è semplicemente farlo illegalmente. Suggerisce che gli Stati Uniti dovrebbero cominciare a bombardare la Siria per far rispettare la Risoluzione 2139 del Consiglio di Sicurezza ONU, nonostante non si tratti di una risoluzione "Chapter VII" che autorizza l'uso della forza.

E' ironico, e mette in luce la crudele depravazione della Slaughter, il fatto che suggerisca di giustificare il bombardamento della Siria tramite la risoluzione UNSC 2139, che fu redatta per facilitare gli aiuti umanitari al popolo siriano devastato dalla guerra.

Usare una risoluzione per il soccorso umanitario come copertura per il più anti-umanitario di tutti gli atti - bombardare - rivela il vero volto degli "interventisti umanitari" che sproloquiano di "responsabilità di proteggere".

Anne-Marie Slaughter personifica l'inquietante tendenza dei funzionari operativi del governo americano (la Slaughter è stata Director of Policy Planning per il Dipartimento di Stato da gennaio 2009 a febbraio 2011) a trasferirsi nel settore "non-governativo" da cui indirizzano risorse pubbliche-private "non-profit" verso la promozione della politica estera del governo statunitense.

Nella sua posizione attuale di presidente della New America Foundation, la Slaughter collabora attivamente con il governo statunitense allo sviluppo di nuovi strumenti per favorire i cambi di regime in altri paesi. Secondo il New York Times, la  New America Foundation si è aggiudicata un contratto di tre anni dall'Agenzia US per lo Sviluppo Internazionale (USAID) per sviluppare un sistema Internet underground a Cuba.

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Anne-Marie Slaughter conclude il suo grottesco saggio "bombardiamo la Siria" con una frase che avrebbe potuto essere pronunciata - e forse lo è stata davvero - da figure come i senatori John McCain e Lindsay Graham:

Obama è diventato presidente con l'obiettivo di fermare le guerre, non di cominciarle. Ma se agli Stati Uniti si risponde alle parole con le pallottole, i tiranni dovranno trarre le loro conclusioni.

Bombe per la pace. Cioè, il grido di guerra dei neocon/interventisti umanitari.