Gary North su Milton Friedman

Gary North (garynorth.com, 4 agosto 2017 - traduzione 17 agosto 2017)

Milton Friedman ha sempre voluto rendere lo stato sociale lievemente meno perverso.

Voleva rendere la scuola leggermente meno statalista. Propose un sistema a voucher. Presumibilmente, questo sistema avrebbe portato a maggiore possibilità di scelta per i genitori. Lo schema era assurdo sin dall'inizio. Nessun distretto scolastico l'ha mai adottato. Era economia di fantasia, politicamente parlando. Era progettato per rendere il sistema fascista leggermente più efficiente, leggermente meno dispotico. Non fu mai una proposta seria per ripristinare la libertà nella scuola.

Quello schema ha sempre implicato rubare denaro dai contribuenti per trasferirlo a burocrati dell'istruzione. Non c'è modo di rendere giusto quel sistema. Si trattava di furto sin dal primo giorno. Non c'è modo di fare di un sistema basato sul furto qualcosa di favorevole alla libertà.

Io l'ho detto sin dall'inizio. Ho scritto su questo nel 1976. Friedman non ha risposto fino al 1993. Ma ho potuto rispondere alla sua replica. La mia risposta è qui:

https://www.ronpaulcurriculum.com/public/9097.cfm.

Non c'è bisogno di voucher per aggiustare il sistema scolastico. C'è bisogno di scuole a fini di lucro, o di scuole gratis online. Non c'è bisogno di mutui per l'istruzione. Dovremmo lasciare che questa mostruosità affondi nei pozzi neri della bancarotta.

Friedman ha passato la sua intera carriera a escogitare schemi per rendere lo stato fascista leggermente più efficiente.

Friedman era il grande promotore del credito di imposta sul reddito. Semplicemente un'altra forma di welfare.

Non dovremmo mai cercare di rendere lo stato sociale leggermente più efficiente. Il nostro obiettivo dovrebbe essere lasciare che la mostruosità perisca in piena vista pubblica appestando l'ambiente.

Non dobbiamo rendere il Medicare più efficiente. Dobbiamo lasciare che vada in bancarotta in piena vista pubblica. Dovremmo spiegare alla gente perché sta fallendo. Dovremmo dimostrare alla gente perché non può essere riformato. Dovremmo dir loro di non diventarne dipendenti. Soprattutto, non dovremmo cercare di aggiustarlo. Qualsiasi cosa possa essere fatta per sistemarlo è semplicemente un modo per estendere la vita dello stato fascista.

Abbiamo avuto fin troppo dell'approccio di Friedman. L'unica volta che i politici hanno mai adottato quello che raccomandava è stato per peggiorare il sistema.

Tassi di cambio fluttuanti hanno reso il sistema peggiore. L'abolizione dello standard aureo ha reso il sistema peggiore.

Ogni volta che Friedman raccomandava un modo per rendere lo stato fascista qualcosa di meno oppressivo, egli tradiva la libertà. Ha passato l'intera sua vita a fare questo. Voleva rendere la tassa sul reddito meno gravosa, quindi fornì giustificazioni per le trattenute sul reddito. Come risultato, il pubblico ha finito per pagare al governo quattro volte quello che pagava prima che cominciassero le trattenute.

Il modo per combattere lo stato fascista è mostrare che esso è intrinsecamente moralmente corrotto, mostrare che ogni tentativo di renderlo leggermente meno corrotto significa semplicemente tenere in vita artificialmente quella mostruosità. Lasciamola distruggersi da sola il più presto possibile.

Qualsiasi cosa riduca i suoi fondi è una buona idea. Qualsiasi cosa la metta in imbarazzo è una buona idea.

Non dovremmo mai cercare di riformare lo stato sociale. Dovremmo cercare solo di mandarlo in bancarotta.

Rothbard aveva ragione: lo stato sociale non può essere riformato; qualsiasi raccomandazione per farlo funzionare un po' meglio opera contro la libertà. Ecco la sua valutazione del retaggio di Friedman:

Però è nella sfera macro, poco saggiamente tenuta staccata dalla micro da economisti che dopo sessant'anni restano ignoranti dei risultati di Ludwig von Mises nell'ntegrazione delle due, è qui che l'influenza di Friedman è stata più funesta. Infatti riscontriamo che Friedman ha una pesante responsabilità sia per il sistema fiscale a trattenute sia per il disastroso reddito minimo annuale garantito che si profila all'orizzonte. Al tempo stesso, abbiamo Friedman che raccomanda il controllo assoluto dello stato sulla produzione del denaro - una parte cruciale dell'economia di mercato. Tutte le volte che il governo ha, irregolarmente e quasi accidentalmente, fermato la crescita della quantità di denaro (come ha fatto Nixon per alcuni mesi nella seconda metà del 1969), Milton Friedman era là a sollevare lo stendardo dell'inflazione ancora una volta. Ovunque ci giriamo, troviamo Milton Friedman che propone non misure in nome della libertà, non programmi per ridurre il Leviatano statale, bensì misure per rendere il potere dello stato più efficiente e quindi, di fondo, più terribile.

Il movimento libertario si è accostato per troppo a lungo al cammino intellettualmente pigro di non fare distinzioni, di non discriminare, di non fare una ricerca rigorosa per distinguere la verità dall'errore nelle vedute di coloro che proclamano di essere membri o alleati. È quasi come se ogni buffone di passaggio che borbotta qualche parola sulla "libertà" fosse automaticamente accolto in grembo come membro dell'unica, grande famiglia libertaria. Mentre cresce l'influenza del nostro movimento, non ci possiamo più permettere il lusso di questa sciatteria intellettuale. È ora di identificare Milton Friedman per quello che veramente è. È ora di dire pane al pane e vino al vino, di dire statalista ad uno statalista.

https://www.lewrockwell.com/2016/02/murray-n-rothbard/total-demolition-milton-friedman


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[Nota - MM

Molti che proclamano di essere a favore della libertà in realtà hanno solo qualche infarinatura di Milton Friedman. Di questi tempi, anche l'Istituto Bruno Leoni stesso produce incessantemente proposte in stile monetarista. Come diceva Rothbard, fare distinzioni è invece cruciale. 

È molto istruttivo leggere la replica di Friedman a Gary North, contenuta nel link presente nell'articolo. Friedman insiste che il suo ideale è lo stesso di North, però lui vuole proporre misure applicabili ora, in quella direzione. Può sembrare ragionevole ad una lettura superficiale, per questo è importante riflettere sulle parole di Rothbard  e North. Friedman, oltretutto, scrivendo nel 1993 riconosce di aver sbagliato sulla scuola, però si giustifica, come sempre, con le buone intenzioni.]

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