di Paul Rosenberg (FreemanPerspective, 3 maggio 2016)

Per chiarezza, definiamo "male" come "il maltrattamento volontario di altri esseri umani".

Secondo questa definizione, ogni persona che di proposito manipola altri esseri umani per i suoi stessi fini - qualsiasi cosa da condurre con  l'inganno verso un cattivo affare, a estorcere denaro, a uccidere - sta compiendo il male.

Male onnipotente?

Da televisione, politici e infinite "autorità"  impariamo che il male è prominente. Dio può anche avere potere supremo, ma è così potente da qualche parte molto lontano; Satana è potente qui. Possiamo facilmente scivolare nel male, ma fare bene è difficile. L'uomo occidentale è convinto che l'oscurità sia più forte della luce, sia che lo descriva in termini religiosi sia che lo descriva in termini secolari.

I venditori di paura, dobbiamo ammetterlo, stanno vincendo.

Questa supremazia della paura e dell'oscurità è necessaria alle autorità, naturalmente; senza di essa, come sarebbe possibile spingerci tra le loro braccia?

Quindi, se arriva qualcuno a dire che il male è debole, pensiamo che sia un po' pazzo, e forse ci preoccupiamo che il diavolo possa notarlo e farlo a pezzi.

Fondamentale debolezza

Portandosi dietro tali paure tutti i giorni, la gente raramente si rende conto che il male è debole. E debole non temporaneamente o in una certa situazione, ma fondamentalmente debole. Ecco perché: Il male non produce.

La rapina a mano armata è un buon esempio di male, ed è chiaramente contraria alla produzione; potremmo quasi definirla come "anti-produzione".

Il male spreca massicciamente: brucia raccolti, fa crollare i ponti, ruba beni importanti e utili, uccide le persone. Il male, perciò, può prosperare solo sullo sfruttamento di vita sana e efficiente.

Genghis Kahn dovette procurarsi frecce, cavalli e scudi da qualche parte, non li produsse da se stesso. Parimenti fu per Mao e Stalin e Tamerlano e gli altri. In un modo o nell'altro, ebbero bisogno di gente sostanzialmente buona che producesse per loro. Che questi produttori siano stati allettati o minacciati, furono loro ad armare il male; il male non si armò da solo.

E questo ci porta ad una delle grandi, semplici verità dei nostri tempi:

Se il bene smettesse di permettere al male di sfruttarlo, il male semplicemente finirebbe.

Il bene non ha bisogno del male, ma il male è completamente dipendente dal bene.

Sono i buoni (o almeno quelli sostanzialmente produttivi) a permettere al male di persistere. Queste persone decenti lavorano sotto la spinta di paure e idee distorte, naturalmente, ma senza la loro acquiescenza il male riuscirebbe a fare molto poco. Questa è una notizia straordinariamente bella: il Male è vulnerabile... profondamente vulnerabile.

Cambiare il gioco

Oggi, il male ha ingannato milioni di persone produttive a fare la sua volontà. A questo punto, i più pensano che l'acquiescenza sia la cosa giusta da fare, o semplicemente non immaginano l'esistenza di alternative. Essendo in quella posizione, si adattano ad essa. Lo si può vedere nella confusione morale oggi endemica. In che modo altrimenti la gente potrebbe credere che quello che è immorale per una persona in qualche modo sia morale per un'altra?

Quindi, il primo passo verso la sconfitta del male è fare chiarezza sulla moralità. Qui possiamo partire velocemente, perché la moralità è semplice. In fondo si riduce a questo:

Quello che è odioso per te, non farlo ad alcun uomo.

Da qui, possiamo andare avanti a cose come: "Non invadere nessuno né la sua proprietà", oppure "Mantieni i patti", ma queste sono solo estensioni del primo precetto... e quello è tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

Sì, un filosofo professionista può venir fuori con strane eccezioni, ma quelle non sono preoccupazioni serie. Mandate le scenario uno-su-un-milione da uno specialista e andate avanti con gli altri 999.999.

Agisci con integrità e hai la garanzia di fare la cosa giusta il 99,999% delle volte. Pensate che qualcuno dei complicati sistemi di etica accademici cambierà quella percentuale?

Inoltre, l'integrità è un concetto semplice che può essere compreso da ogni adulto senza problemi mentali. Questo significa che la chiarezza morale è non solo possibile, ma universalmente accessibile.

E allora? 

Una volta che abbiamo chiarezza morale, semplicemente cominciamo a chiamare le cose con il loro vero nome.... e non ci fermiamo.

Dopo, il male mostra apertamente la sua debolezza ogni volta che obietta. Mostra che non può sopportare - non può sopravvivere - la persistenza di semplici verità.

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