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di Llewellyn H. Rockwell Jr. (MisesDaily, 26 dicembre 2014)

ludwig margit

Quando lo conobbi, Ludwig von Mises era esattamente come ve lo sareste aspettato: un gentiluomo dall'aspetto molto dignitoso e dagli splendidi modi di un mondo che Murray Rothbard definiva un'epoca più antica e migliore. Un genio, Mises è stato un grande economista del ventesimo secolo e un eroe nella sua personale battaglia contro il marxismo, il nazismo e il keynesianismo.

Non mise mai la sua stessa carriera davanti alla verità, che raccontò in una successione di libri brillanti, uno dopo l'altro. Come conseguenza, non ebbe mai la cattedra universitaria e gli onori che gli sarebbero spettati. Forzato a lasciare il suo paese occupato dai nazisti, trovò nei keynesiani americani un altro gruppo ostile. Così la sua carriera fu bloccata, ma non il suo spirito, e non la magnifica eredità intellettuale e l'esempio che lasciò a tutti coloro che apprezzano la libertà.

Murray, ho avuto il privilegio di conoscerlo bene. Era divertente, affascinante, brillante - una stella verso cui gravitavano in modo naturale tutti i presenti in una stanza. Come il suo mentore Mises, egli soffrì nella carriera a causa della sua totale integrità e aderenza alla verità, che anch'egli raccontò in una successione di libri brillanti. Persino oligarchi e miliardari non riuscivano a farlo vacillare. Un modello di studioso, insegnante, eclettico, sembrava che, come Mises, egli conoscesse tutto, ed era felice di condividere la sua conoscenza con gli altri.

Murray una volta mi disse che non aveva mai sentito Mises esprimere autocommiserazione per come era stato trattato, ma solo buona volontà e determinazione. Non ho mai sentito neanche Murray esprimere rammarico. Era il guerriero felice dell'economia austriaca e della libertà.

Forse non deve sorprendere che Murray sia stato oggetto di marginalizzazione, anche da molto giovane. Era stato uno studente eccezionale tutta la vita, eppure il suo PhD fu bloccato per anni alla Columbia University. Il comitato dei relatori aveva entusiasticamente approvato il suo dottorato, ma in un atto di affronto Arthur Burns, l'uomo importante nel dipartimento, intervenne per mettere il veto alla decisione dei relatori.

Burns, un uomo privo di senso dell'umorismo, aveva conosciuto Murray sin dall'infanzia e si opponeva a lui per il suo spirito e le sue idee. Il dottorato di Murray non fu assegnato fino a quando Burns non fu incanalato verso Washington per essere il chairman del Council of Economic Advisers di Eisenhower. Burns poi proseguì fino all'infamia come chairman della Federal Reserve di Nixon, posizione da cui architettò l'orrenda inflazione degli anni '70.

Quando Murray fu bloccato, il suo futuro apparentemente rovinato, avrebbe potuto rinunciare. Ma non era da Murray. Egli semplicemente lavorò di più e ottenne un contratto con il libertario Volker Fund, per analizzare i libri più significativi di economia, storia e filosofia che venivano pubblicati. Aveva grande familiarità con tutte e tre le aree.

Murray non solo fu un genio gran lavoratore e ottimista come Mises; anch'egli, come Mises, non cedette. Sapeva di aver scelto una strada difficile: dire la verità in una professione in mani keynesiane. Come Mises, avrebbe potuto facilmente avere una posizione prestigiosa in una delle migliori università. Tutto quello che doveva fare era mentire, lusingare e giustificare il controllo dello stato sull'economia.

Quando Mises chiese a sua moglie Margit di sposarlo, la avvisò che, sebbene lui avrebbe continuato a scrivere molto sul denaro, non ne avrebbe mai avuto molto. Murray avrebbe potuto dire lo stesso a sua moglie, Joey. Anche lui non era disposto a cedere.

Come conseguenza, ci volle molto tempo a Murray persino per avere un posto da insegnante mal pagato, in un college senza particolare reputazione di Brooklyn. Ciononostante, questo uomo felice e stimolante andò avanti fino a creare l'economia austriaca come la conosciamo oggi, il moderno libertarismo e una visione storica onesta, dal soggiorno di casa sua.

Era escluso dalla maggior parte delle riviste accademiche, quindi pubblicava dovunque gli fosse accessibile, persino in periodici di diffusione minuscola. Prendeva al volo ogni occasione che gli si presentava per insegnare. Doveva farlo, perché gli editori dell'establishment non erano interessati alle convincenti parole di un economista che difendeva il capitalismo laissez-faire, una società basata sulla proprietà privata, e la libertà umana, che demoliva l'inflazionismo della Federal Reserve e tutti gli altri strampalati schemi monetari, e dimostrava che il sistema bancario a riserve frazionarie facilitava l'insorgere di recessioni e depressioni. Inoltre, Murray era un grande storico americano e storico della libertà.

Potete immaginare quanto Murray fosse elettrizzato quando, all'età di ventitré anni, gli fu commissionato di ricavare un libro di testo da Human Action. Però si rese conto presto che quello di cui l'economia austriaca aveva bisogno era un trattato che costruisse tutta la teoria economica logicamente, passo per passo, a partire dal fatto che tutti noi abbiamo obiettivi e cerchiamo di raggiungerli. Il risultato fu il celebre Man, Economy, and State.

Mises promosse con fervore quest'opera. Però persino avendo scritto un capolavoro, Murray aveva di fronte l'opposizione dell'establishment. Un conservatore ex-comunista associato a Bill Buckley convinse l'editore a sopprimere l'ultima parte del libro in quanto troppo estremista. Perché? Murray aveva dimostrato che ogni intervento violento sul mercato, come la tassazione, era distruttivo. In verità, aveva mostrato che lo stato stesso era una "banda di ladri in larga scala".

Questa è stata la storia della vita professionale di Murray - si arrampicava e scavalcava gli ostacoli messi sulla strada verso i suoi traguardi. E a proposito, la parte soppressa fu pubblicata in seguito con il titolo di Power and Market.

Murray fu sempre imperterrito e batté l'establishment per fare il suo lavoro. Persino il potere e i soldi facili non potevano fermare questo singolo uomo e la sua macchina da scrivere.

Quando presi la decisione di far partire il Mises Institute, la prima persona a cui parlai fu Margit von Mises. Ella diede la sua benedizione entusiasta. La cosa successiva fu chiedere aiuto a Murray. Egli letteralmente batté le mani dalla gioia; avrei dovuto far lo stesso alla conferma del suo coinvolgimento.

Murray amava il Mises Institute e gli si dedicò come realizzazione della sua visione strategica ed ideologica. Come Mises, ancora oggi egli ci aiuta a tracciare il nostro futuro. Abbiamo la sua immensa biblioteca e le sue carte. Tutti i suoi libri sono in stampa e con Internet egli è molto meglio conosciuto, e di gran lunga più influente oggi, di quanto sia stato in vita.

Tale è il suo potere come pensatore e scrittore che studenti e intellettuali, imprenditori e professionisti, in tutto il mondo, devono soltanto leggerlo per riuscire a vedere attraverso le bugie di regime.

Un paio di anni fa mi è stato detto che Murray ha un "vantaggio iniquo" rispetto a figure più vicine ai centri di potere perché tutte le sue opere sono disponibili gratis sul web, grazie ai nostri donatori. Non sarebbe male ancora di più di questa iniquità!

Murray non visse abbastanza da vedere Internet, ma l'avrebbe amata, specialmente il nostro nuovo e spettacolare sito. Di già, mises.org è il sito di economia più letto al mondo. Vorremmo allungare il nostro vantaggio.

Non solo sono disponibili gratis al mondo i grandi classici di economia austriaca e libertari, ma abbiamo anche centinaia di altri libri importanti, le intere collezioni stampate di riviste accademiche chiave, molte migliaia di articoli sull'applicazione della teoria austriaca a moltissimi temi di rilievo, e registrazioni audio e video di tutti i seminari e le conferenze che teniamo all'istituto e nel mondo. Per non citare la nostra rivista Free Market, per la quale scrisse anche Murray, e altri modi coordinati per raggiungere tutti.

L'esempio e l'opera di Murray ci ispirano tutti i giorni. Ci ha insegnato a non perdere mai fiducia, a restare della nostra idea e a non essere mai pessimisti sul futuro della libertà.

Murray amava il nostro programma distintivo, ovvero la Mises University, e i brillanti e dedicati studenti che vi giungono numerosi da ogni parte d'America e anche da molti paesi stranieri. Pensava che fosse essenziale mantenere in stampa i classici libertari e austriaci, pubblicare una rivista accademica e ospitare un programma professionale per intellettuali e studenti. [...] Avrebbe amato la nostra immensa presenza sui social media, i nostri puntuali video Youtube e podcast, le nostre migliaia di articoli.

La persona che mi ha detto che Murray ha un vantaggio iniquo era particolarmente turbata dal fatto che la Ron Paul Revolution fosse rothbardiana. Ron, illustre membro del nostro consiglio direttivo, dovrebbe - secondo questa persona - liberarsi del suo vecchio amico Murray e dei suoi principi, e sostituirlo con un conservatore keynesiano ammirato nelle stanze del governo. Decisamente improbabile!

E' Murray che vogliono i milioni di giovani Pauliani: la sua analisi tagliente, la sua vastissima conoscenza, la sua prosa pungente. E poi, naturalmente, più si dice loro di evitare Rothbard a favore di economisti più di moda nel DC, più loro vogliono leggerlo.

Con la Mises Academy, offriamo corsi online su un ampio spettro di aree. Per me questo è il modello per la futura educazione universitaria, di libero mercato, tra le rovine delle modalità del passato.

Però abbiamo bisogno del vostro aiuto per continuare la nostra opera.

Viviamo in un momento di grande rilevanza storica. Le bugie dello stato sono credute da una percentuale del pubblico più piccola di quanto sia mai stato, specialmente tra i giovani. Il Mises Institute, con il nostro know-how tecnologico, un'imbattibile rete di insegnanti, e il grande corpo di opere che costituisce la nostra eredità, è in una posizione unica per avvantaggiarsi da questa occasione cruciale.

Scrisse Murray riguardo a Mises e all'istituto:

Un uomo di inflessibile coraggio, uno studioso di integrità insolita, Ludwig von Mises non conobbe mai altra strada che non fosse perseguire la verità fino alle sue conclusioni ultime, per quanto impopolari o sgradite. E, come risultato, Ludwig von Mises è stato il più grande e più incorruttibile paladino della libertà umana del ventesimo secolo.
Non meraviglia, quindi, che i timorosi e i venali abitualmente rifuggano il nome stesso di Ludwig von Mises. Perché Mises non si curò di tutti gli ostacoli e tutte le tentazioni nel perseguimento di verità e libertà. Nell'innalzare l'orgogliosa bandiera di Ludwig von Mises, il Mises Institute ha davvero stabilito uno standard nel quale i saggi e gli onesti possono riconoscersi.

Su quella bandiera è anche Murray Rothbard, le cui parole potrebbero riferirsi a lui stesso. Aiutateci a tenere alta quella bandiera, unitevi a noi nella battaglia per la libertà, per la verità e per il futuro.

Spero che vi impegnerete ad aiutarci a diffondere il messaggio di Mises e Rothbard, ad educare le future generazioni a portare avanti il grande edificio di libertà che è l'economia austriaca e il liberalismo classico. Non ce n'è mai stato maggior bisogno. 

( Traduzione di Maria Missiroli )
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Nota [MM]
Solo un breve commento a questa illustrazione del Mises Institute da parte di Lew Rockwell.
Chi conosce l'opera di Mises e Rothbard sa che erano esattamente come li descrive Rockwell, persone eccezionali dal punto di vista morale e intellettuale. Però neanche i laureati in economia in genere ne hanno mai sentito parlare! Quello che vorrei sottolineare è che esistono veramente persone così, come anche Ron Paul, lo stesso Rockwell, solo non sono le persone che il mondo superficiale indica come modelli. E' con l'approfondimento personale, con la disponibilità ad uscire dallo spettro di opinioni "accettabili" che si scoprono i migliori tra gli esseri umani, gli intellettuali veramente impegnati nella ricerca della verità e non disponibili a farsi corrompere. E' così che si recupera la fiducia negli esseri umani e l'ottimismo.