di Jacob G. Hornberger (da The Ron Paul Institute, 28 marzo 2014)

E' ora di gettare l'impero e l'interventismo nel bidone della spazzatura della storia, una volta per tutte. Non hanno portato nulla al di fuori di morte, distruzione, rabbia, odio, risentimento e animosità all'estero e perdita di libertà, privacy e prosperità qui in patria. E' ora di guidare il mondo fuori dalla palude statalista in cui è impantanato. Chi meglio potrebbe farlo se non il popolo americano? Chi meglio dei libertari può indicare la strada? Ma riusciremo solo aggrappandoci ai nostri principi, non se li abbandoniamo. - Jacob G. Hornberger

In un articolo su PJMedia.com, lo scrittore Keith Farrell suggerisce che i libertari dovrebbero appoggiare l'interventismo all'estero e in modo specifico rimprovera la Fondazione The Future of Freedom e LewRockwell.com per la loro opposizione. Pur riconoscendo che alcuni interventi degli Stati Uniti si sono dimostrati disastri assoluti, Farrell ritiene che ciononostante i libertari dovrebbero essere a favore dell'interventismo all'estero in casi selezionati.

Farrell si sbaglia. Non solo l'interventismo all'estero è contrario ai principi libertari; esso inevitabilmente produce risultati distruttivi sia per la nazione oggetto di intervento sia per il popolo americano.

Cominciamo da un errore di Farrell comune tra chi è a favore dell'interventismo all'estero - accomunare settore privato degli americani e governo americano. In realtà si tratta di due entità separate e distinte, un concetto che è evidenziato nel modo migliore nel Bill of Rights, che espressamente protegge il popolo americano dal governo federale.

Penso sia una buona cosa che Farrell senta il dovere morale di aiutare chi subisce tiranna e oppressione in paesi esteri. Egli fa l'esempio del Venezuela.

Ma immediatamente sorge una grande, lampante domanda: Cosa ci fa Farrell qui a casa? Perché invece non è in Venezuela, a combattere per le riforme insieme ai manifestanti, piuttosto che starsene qui negli Stati Uniti a parlare di come è preoccupato per la gente del Venezuela? Lo stesso vale, naturalmente, per l'Ucraina, un'altra area per cui Farrell è preoccupato.

Farrell è un uomo giovane. Sembra sufficientemente in salute. Nulla gli impedisce di salire su un aereo e volare in Venezuela, Ucraina, Corea del Nord, Vietnam, o qualsiasi altro luogo in cui la popolazione soffre per oppressione, fame o tirannia.

Responsabilità individuale è parte del significato di libertarismo. Il libertarismo non impedisce alle persone di esprimere preoccupazione per le difficoltà di altri. Non impedisce alle persone neanche di sostenere le proprie convinzioni. Però afferma che le persone devono assumere responsabilità individuale per quello in cui credono.

Invece di assumere responsabilità individuale per quello in cui crede, Farrell vuole delegare il compito al governo federale. Vuole che il governo aiuti il popolo del Venezuela, forse con truppe, bombe, missili e proiettili o forse solo con contanti forzatamente estratti dalle tasche dei cittadini americani o forse semplicemente appoggiando un violento e feroce colpo di stato nel paese, come il governo degli Stati Uniti ha fatto in paesi quali l'Iran, il Cile, il Guatemala, l'Egitto e altri.

In aggiunta a viaggiare all'estero per aiutare stranieri, c'è qualcos'altro che i privati cittadini americani possono fare? Certamente, possono anche inviare denaro, cibo, attrezzature o altri beni agli stranieri - si intende, nell'ipotesi che non sia illegale farlo secondo la legge degli Stati Uniti, come è stato riguardo all'inviare denaro alle vittime delle sanzioni americane contro Cuba, Iraq e lran.

Ma qui c'è un altro principio libertario coinvolto, un principio che Farrell, abbastanza curiosamente, non cita neanche: Frontiere aperte, principio che invia il seguente messaggio alle vittime straniere di oppressione, fame o tirannia: "Non manderemo il nostro governo nella vostra terra con truppe, missili, bombe e proiettili, ma siate consapevoli che se le cose raggiungono un punto tale da farvi desiderare di fuggire dalla vostra situazione, potete star sicuri che c'è almeno un paese nel quale potete andare - gli Stati Uniti d'America - il cui governo non vi negherà accesso e non vi forzerà a rimpatriare".

Data la preoccupazione di Farrell per gli stranieri, sicuramente non assume la stessa posizione dei conservatori: "Vi amiamo abbastanza, stranieri, da inviarvi denaro e armi ma non pensate neanche di venire a vivere qui. Non vi amiamo così tanto!"

Uno dei modi migliori di aiutare gli altri nel mondo ad ottenere una società libera e prospera è costruire una tale società nel nostro paese, che serva da modello per il mondo. Però c'è un singolo grande problema: l'apparato bellico che esiste per vigilare il mondo costituisce un ostacolo insormontabile alla costruzione di una società libera e prospera qui da noi.

E questo ci porta ad un punto fondamentale: gli strumenti governativi per combattere la tirannia all'estero sono anche gli strumenti di tirannia qui a casa nostra.

Questo è il punto che Farrell apparentemente non riesce a riconoscere: l'apparato per la sicurezza nazionale degli USA, creato per opporsi al comunismo e all'Unione Sovietica, ha finito per costare agli americani la loro libertà e la loro prosperità.

Questo perché gli apparati da Guerra Fredda quali un enorme esercito attivo, un impero militare all'estero, un vasto complesso industriale-militare, la CIA e l'NSA sono caratteristiche da regimi totalitari e sono antitetici ai principi di una società libera.

L'apparato per la sicurezza nazionale con il compito di vigilare il mondo è il motivo per cui ora viviamo sotto un governo che esercita il potere assoluto di arrestare americani, incarcerarli indefinitamente in galere militari e campi di concentramento, e torturarli. Questo è quanto il caso di Jose Padilla ha confermato. E' anche il motivo per cui viviamo sotto un governo con il potere assoluto di spiarci segretamente, registrare le nostre telefonate, leggere le nostre e-mail e monitorare cosa visitiamo su Internet. Questo è quanto ci ha rivelato Edward Snowden.

Si tratta di quanto di più distante da una società libera sia possibile per la cittadinanza. E' quello che succede nei regimi totalitari. E' quello che l'apparato per la sicurezza nazionale ha fatto all'America.

Ancora peggio, sono riusciti a convincere troppi americani che si tratta di "libertà" quando il governo degli Stati Uniti fa queste cose e si tratta di tirannia solo quando le fanno i regimi stranieri. La situazione di molti americani è riassunta nelle immortali parole di Goethe: "Nessuno è più disperatamente schiavo di coloro che falsamente credono di essere liberi."

Sarei colpevole di negligenza se mancassi di segnalare, inoltre, il lato oscuro verso cui l'apparato per la sicurezza nazionale ha portato l'America - verso pratiche malvagie e immorali quali assassinio, tortura e appoggio a brutali regimi totalitari. Chi avrebbe mai pensato che gli Stati Uniti avrebbero dibattuto - e ancor meno adottato - livelli tali di malvagità e immoralità? Ma questo è l'inevitabile risultato di un governo a cui sono affidati il compito e il potere di controllare e comandare il mondo.

Farrell suggerisce che non sarebbe stata una cattiva cosa se il governo degli Stati Uniti avesse assassinato Adolf Hitler prima dell'invasione della Polonia. Ma di grazia ditemi: Una volta che un programma di assassinio è posto in essere, come fa il governo a decidere quali uomini di potere stranieri faranno cose cattive e quali no? C'è un processo segreto? Chi prende la decisione finale su chi va nell'elenco di quelli da uccidere? Le potenziali vittime possono spiegare il loro caso? Il governo arruola psichici e indovini per questo compito? Ugualmente importante, tutti gli altri regimi del mondo possono esercitare lo stesso potere?

Mi chiedo se Farrell abbia familiarità con l'operazione Condor, il programma ufficiale di assassinio condotto negli anni '70 e '80 dalle brutali dittature militari di destra in America Latina, in collaborazione con la CIA. Una delle vittime dell'operazione Condor fu l'ex-funzionario cileno Orlando Letelier, assassinato nelle strade di Washington dagli agenti Condor, insieme al suo giovane assistente americano Ronni Moffitt. Farrell difenderebbe l'assassinio di Letelier, dato che potenzialmente egli avrebbe potuto diventare un altro presidente comunista del Cile e avrebbe potuto guidare un esercito verso la conquista comunista degli Stati Uniti? Farrell giustificherebbe l'assassinio di Ronni Moffitt come uno spiacevole "danno collaterale" nella "guerra al comunismo"?

Oh, e già che stiamo parlando di Hitler, non dimentichiamo che fu l'interventismo americano nella Prima Guerra Mondiale a portare alle condizioni per l'ascesa di Hitler. Ahimè, gli interventisti non amano assumersi personale responsabilità per quella catastrofe più di quanto amino assumersi personale responsabilità per la devastazione che hanno inflitto in Iraq, Afghanistan, Iran, Guatemala, Egitto, Cile e tante altre parti del mondo, con il loro interventismo di "buone intenzioni".

Infine, non dimentichiamo le conseguenze economiche dell'interventismo all'estero. L'apparato di guerra, in tandem con il welfare, sta portando la nostra nazione alla bancarotta. La spesa fuori controllo per il welfare-warfare sta conducendo a debito sempre più alto, con inflazione dietro l'angolo. Sicuramente Farrell capisce che l'impero all'estero e l'interventismo non sono a buon mercato.

E' ora di gettare l'impero e l'interventismo nel bidone della spazzatura della storia, una volta per tutte. Non hanno portato nulla al di fuori di morte, distruzione, rabbia, odio, risentimento e animosità all'estero e perdita di libertà, privacy e prosperità qui in patria. E' ora di guidare il mondo fuori dalla palude statalista in cui è impantanato. Chi meglio potrebbe farlo se non il popolo americano? Chi meglio dei libertari può indicare la strada? Ma riusciremo solo aggrappandoci ai nostri principi, non se li abbandoniamo.

Jacob G. Hornberger è fondatore e presidente della Fondazione The Future of Freedom.