da EPJ, 27 gennaio 2015

Robert Wenzel segnala un articolo di Mark Perry che cita un famoso brano di von Mises. Ecco l'estratto.

Nel suo libro del 1944 “Bureaucracy”, il leggendario economista Ludwig von Mises spiega il ruolo supremo del consumatore spietato nell'economia di mercato:
I veri boss, nel sistema capitalistico dell'economia di mercato, sono i consumatori. Sono loro, con il loro acquistare e la loro astensione dall'acquisto, a decidere chi deve possedere il capitale e gestire le fabbriche. Sono loro a determinare quello che deve essere prodotto, in che quantità e qualità. Il loro atteggiamento è causa di profitti o perdite per l'imprenditore. Essi fanno arricchire uomini poveri e impoverire uomini ricchi.
I consumatori non hanno pietà. Non comprano mai per aiutare un produttore meno efficiente e per proteggerlo dalle conseguenze della sua incapacità di gestire meglio. Vogliono essere serviti il meglio possibile. E il funzionamento del sistema capitalistico obbliga gli imprenditori ad obbedire agli ordini emanati dai consumatori.
I consumatori non sono boss facili da accontentare. Sono pieni di capricci e desideri, variabili e impredicibili. Non gliene importa un fico secco dei meriti del passato. Appena è offerto loro qualcosa di più gradito o più economico, essi abbandonano i loro vecchi fornitori. Per loro nulla conta più della loro stessa soddisfazione. Non si curano degli interessi acquisiti dei capitalisti né del destino dei lavoratori che perdono il lavoro se come consumatori essi non comprano più quello che prima compravano.

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Nota [MM]
Quante volte capita di sentir dire che "il sistema capitalistico favorisce i ricchi", che se non ci fossero regole i lavoratori guadagnerebbero pochissimo e saremmo vittime di monopoli di avidi e spietati capitalisti che schiacciano la gente comune. Perché? A questo punto la logica si fa zoppicante....