La satira di Ann Coulter ben descrive le reazioni all'incontro Trump-Putin e prende a frecciate i progressisti

Ann Coulter (takimag, 19 luglio 2018)

ann coulterNon so cosa Trump abbia detto durante le due ore dell'incontro privato con il presidente russo Vladimir Putin, ma, al pari di tantissimi altri sui media, so cosa spero abbia detto: 'Signor Putin, ho bisogno che ammetta pubblicamente la sua complicità nel nostro problema di immigrazione illegale'.

Solo se Putin confessasse di aver creato una vasta rete di agenti russi per dirigere personalmente i movimenti di milioni di stranieri illegali attraverso il Sonoran Desert, aggirando dozzine di posti di blocco per entrare nel nostro paese, al fine di realizzare il suo progetto principe di attacco alla tenuta finanziaria degli Stati Uniti, alla sicurezza nazionale e alle prospettive future, solo allora i media, il Partito Democratico e i Repubblicani legati alle lobby potenti emergeranno dal loro torpore e ammetteranno che abbiamo un enorme problema sul confine meridionale.

Gli immigrati illegali hanno ucciso americani in numero molte volte maggiore di quanto abbia fatto la Russia nella sua intera storia -- o di quanti potrebbe sperare di uccidere, persino con una bomba nucleare ben piazzata.

Però nulla verrà fatto, a meno che non riusciamo a provare che dietro c'è Putin.

I nostri media e il governo vogliono che vi fissiate sull'annessione della Crimea come fosse il grande problema che il nostro paese ha di fronte, sperando che vi dimentichiate del buco spalancato sul nostro confine.

Non ho contato quanti americani sono morti in conseguenza alla riacquisizione della Crimea da parte di Putin -- anzi, l'ho fatto! ZERO. Nel frattempo, i corrieri messicani della droga ammazzano più americani ogni settimana di quanto abbia fatto l'Unione Sovietica comunista quando ha colpito il volo 007 per aver violato il suo spazio aereo, facendo quasi scoppiare una guerra nucleare.

Ossessionarsi su problemi irrilevanti e irrisolvibili in luoghi remoti del globo è come i progressisti dimostrano di essere intellettuali. Corea del Nord, Siria, Russia -- è ciò che si suppone vi debba preoccupare. Non il vostro stesso paese. Solo tra la gente che fa la spesa da Walmart troverete chi si preoccupa per il proprio paese.

Sarebbe come se nel 1939, quando incombeva la minaccia nazista, i quotidiani inglesi non avessero discusso di nulla all'infuori degli incendi boschivi nel Victoria, Australia. Quanti sono morti? Hanno bisogno del nostro aiuto? Cosa dovremmo fare? Qual è la posizione del primo ministro?

Con la Russia, i progressisti hanno il bonus extra di prendere a randellate Trump sulla sua inesistente collusione con la Russia -- il nostro maggior nemico da tempi molto, molto recenti.

Almeno nessun presidente Democratico ha mai pubblicamente abbracciato un dittatore russo, offrendogli tutta l'Europa dell'Est a Yalta, quindi la coscienza della sinistra è pulita!

A dire il vero, no. Fino a quando non sono tirate giù tutte le statue di Roosevelt, i progressisti hanno bisogno di assestarsi sulla Russia. Almeno Trump non chiama Putin “Uncle Vlad” e non gli offre un terzo di Europa, come gli suggeriscono di fare due spie russe.

Mentre sono sicura che l'invasione russa dell'Ucraina e l'annessione della Crimea fossero una grave minaccia per ogni uomo, donna e bambino in America, Putin dovrebbe essere chiamato a rispondere per lo stupro e l'assassinio di migliaia di americani sul nostro stesso suolo ogni anno, in conseguenza ad una immigrazione illegale in apparenza inarrestabile. (Chi sapeva che un muro fosse una simile inconcepibile impresa ingegneristica?)

Dove altro è la responsabilità per questo mostruoso attacco se non su Putin, l'uomo più malvagio dai tempi di Hitler?

È vero, i progressisti hanno passato decenni a fare pressioni per avere un flusso ininterrotto di stranieri illegali.  Però non dovrebbe essere un problema. Hanno passato decenni anche a difendere dittatori russi.

Abbandonare ogni posizione che abbiano mai avuto per attaccare Trump, oggigiorno è procedura operativa standard.

In aggiunta a non aver sfidato Putin a braccio di ferro a Helsinki, i media sono andati fuori di testa sul fatto che Trump abbia citato i riscontri delle nostre agenzie di intelligence, aggiungendo che Putin ha negato le accuse.

CREDE A PUTIN PIUTTOSTO CHE ALLE NOSTRE STESSE AGENZIE DI INTELLIGENCE? Equivalenza morale! Tradimento! Gravi crimini e misfatti! Kristallnacht! Neanche avesse calpestato un ritratto di George Washington. (O, dal momento che stiamo parlando di progressisti, di Stalin)

Per come ricordo, i Democratici eletti -- persino i Democratici candidati alla presidenza -- hanno criticato le nostre agenzie di intelligence piuttosto ferocemente, in particolar modo riguardo alla Guerra in Iraq.

I media hanno trasformato quel pagliaccio di Joe Wilson  in un eroe nazionale per aver ridicolizzato i dati delle nostre agenzie di intelligence.

Nel primi tempi di guerra, l'intelligence americana, quella britannica e il Comitato di Intelligence del Senato conclusero che Saddam Hussein aveva cercato di acquisire massicce quantità di uranio dal Niger.

Però Joe Wilson fu inviato dalla moglie, agente della CIA non sotto copertura, con impiego da ufficio, in un viaggio in Niger, dove egli guardò i funzionari del governo dritto negli occhi e chiese loro: Saddam vi ha mandato suoi inviati in questo paese dimenticato da Dio che non ha nulla da vendere se non uranio per comprare uranio? Siate onesti! Non ho assolutamente alcun modo di sapere se state mentendo, e nazioni potenti, con armi nucleari, saranno davvero furiose con voi se dite "sì".

Fu sulla base di questa conversazione che Wilson concluse, scrivendo sul The New York Times: “Non ho altra scelta se non concludere che alcune delle informazioni di intelligence relative alle armi nucleari dell'Iraq erano distorte per esagerare la minaccia irachena."

Ben lungi dal condannare questo giovinastro antipatriottico per aver sputtanato le nostre agenzie di intelligence, i media ne hanno fatto una star! Solo un cretino come George W. Bush avrebbe creduto alle nostre inette agenzie di intelligence piuttosto che alla parola di un funzionario governativo del Niger.

Quindi un voltafaccia rispetto a una posizione precedente, difesa da lungo tempo, non pone alcun problema ai progressisti, se serve al più ampio proposito di colpire Trump.

Non so se i progressisti l'hanno notato, ma cercare di spingere il pubblico ad una rabbia incandescente per l'annessione della Crimea da parte di Putin non ha avuto un successo esaltante.

A parte il fatto che chi possiede la Crimea è di assolutamente nessun interesse immaginabile per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, la Crimea è stata parte della Russia da sempre. (Tecnicamente dal 1783, quando i russi l'hanno presa ai musulmani, benedetti loro.)

Cercate con Google “Potemkin village". È la storia di un favorito della zarina russa Caterina II, Grigory Potemkin, che cercò di fare impressione su di lei allestendo finti villaggi lungo il percorso della zarina attraverso la Crimea. Dateline: Crimea, 1787.

La sinistra ha bisogno di qualcosa di più sostanziale per farci infuriare con la Russia -- e l'immigrazione illegale è proprio quello che ci vuole! L'unica cosa che preoccupa i progressisti è la Russia, ma l'unica cosa di cui si preoccupano gran parte degli americani è il loro stesso paese.

La soluzione è proprio davanti ai nostri occhi. Convincere Putin ad ammettere di essere responsabile per i milioni di invasori stranieri che si introducono nel nostro paese, deprimendo i salari nei giorni buoni, e stuprando ragazzine e uccidendo barbaramente nei giorni cattivi.

In cambio, consegneremo a Putin Bill Browder e George Soros.

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Nota -- MM
Non proprio libertaria, come si può notare in alcuni punti di questa satira, Ann Coulter è tra i più noti commentatori conservatori.

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