Una storia surreale dei nostri giorni, con più significato di quanto sembri

Paul Craig Roberts (qui su RonPaulInstitute, 17 febbraio 2018 - originale su PaulCraigRoberts.org)

Oggi (16 febbraio 2018) Robert Mueller  ha screditato se stesso e le macchinazioni della sua inchiesta "Russiagate" con l'incriminazione di 13 cittadini russi e 3 aziende russe per uso dei social media al fine di influenzare le elezioni del 2016. Il loro intento, Mueller dice, era quello di "seminare discordia nel sistema politico americano".

Che risultato patetico per 9 mesi di indagini!

Notate che l'hackeraggio delle email di Hillary tanto strombazzato, di cui abbiamo sentito parlare tutti i giorni, non si trova da nessuna parte nelle accuse di Mueller. Al suo posto c'è "uso dei social media per seminare discordia". Voglio dire, davvero! Persino se le accuse fossero corrette, considerando la massiccia discordia presente nella più recente elezione presidenziale, con i Democratici che chiamavano gli elettori di Trump spazzatura deplorabile di bianchi razzisti, sessisti, omofobi, quanta discordia potevano mai aggiungere tredici miseri russi tramite i social media?

Notate inoltre che neanche il complotto Trump/Putin è presente nelle accuse di Mueller. Nelle accuse è scritto che il progetto dei russi per seminare discordia è cominciato nel 2014, prima che ci fosse alcun indizio che Trump si sarebbe candidato alle elezioni presidenziali. Il collegamento del piano a Putin è ridotto all'affermazione che il piano sarebbe stato finanziato da un ristoratore di San Pietroburgo la cui connessione con Putin è che la sua società un tempo organizzava il catering per i pranzi ufficiali tra funzionari russi e dignitari stranieri.

Infine, notate che l'uscita del comunicato di Mueller con le accuse in un weekend significa che Mueller sa di non aver nulla per giustificare il massiccio assalto mediatico contro Trump per aver complottato con Putin, con il quale le presstitute ci hanno inondato. Se le accuse avessero qualche sostanza, sarebbero uscite di lunedì mattina e alle presstitute sarebbero state consegnate le storie da pubblicare sui loro giornali dall'FBI e dalla CIA.

Come si sono mossi i 13 russi per seminare discordia? Siete pronti? Hanno tenuto comizi politici facendo finta di essere americani e hanno pagato una persona (non identificata) per montare una gabbia su un furgone e un'altra persona per indossare un costume per rappresentare Hillary in abiti da prigione.

Quanto denaro è stato riversato su questo piano? Un budget mensile di $1.2 milioni, una somma di gran lunga troppo piccola per essere notata nei $2.65 miliardi spesi da Hillary e Trump, e nei $6.8 miliardi spesi complessivamente da tutti i candidati per cariche elettive federali nell'ultima tornata elettorale.

Mueller afferma di avere email di alcuni dei 13 russi. Se le email sono autentiche, essi danno l'impressione di ragazzi che si vantano con gli amici di stare facendo grandi cose. In una delle email si millanta che l'FBI è alle loro calcagna, quindi hanno dovuto coprire le loro tracce.

Ricordate cosa disse William Binney, l'uomo che ha progettato il programma di spionaggio della NSA: se un tale complotto Russiagate esistesse, la NSA ne avrebbe le prove. Non sarebbe necessaria alcuna inchiesta.

Si può concludere che Mueller e Rosenstein stiano lottando per la loro sopravvivenza, ora che è noto che le loro richieste di approvazione di intercettazioni alla corte FISA erano basate su imbrogli. Mueller ha prodotto questa stupida incriminazione di individui che non sono il governo russo nella speranza di sviare l'attenzione dai raggiri dell'FBI nei confronti della corte FISA.

Come pubblico ministero speciale Mueller ha mostrato la stessa mancanza di integrità che ha dimostrato come direttore dell'FBI.

(traduzione Maria Missiroli)

---------------------------------

Altre considerazioni di Paul Craig Roberts  sul significato delle accuse di Mueller, qualche giorno dopo.

---------------------------------

Sulla surreale storia dell'interferenza russa nelle elezioni ci sono qui tanti accenni, ad esempio in Archivio USA 2016, e soprattutto Tutti propagandisti per i russi!  È una storia che insegna molte cose sulla nostra epoca e dovrebbe far venire sani dubbi su come funzionano le principali fonti di informazione.