Non sarebbe per nulla difficile....

Ron Paul (Ron Paul Institute, 25 settembre 2017)

La discesa al livello di insulti da cortile di scuola della "crisi" tra Stati Uniti e Corea del Nord merita di essere ricordata come uno dei capitoli più bizzarri, pericolosi e vergognosi della storia della politica estera americana.

Il presidente Trump, che ha nelle sue mani le vite di milioni di coreani e americani, ha preso a chiamare il dittatore nordcoreano "rocket man on a suicide mission". Perché? Per pungolarlo a lanciare qualche tipo di azione che provochi la reazione americana? Forse il presidente americano non aspetterà neanche questo. Ricordiamo dall'incidente 'false flag' del Golfo del Tonchino che la provocazione non ha nemmeno bisogno di essere reale. Siamo in un territorio estremamente pericoloso e il Congresso in gran parte rimane dormiente oppure esulta per il tintinnar di sciabole.

Ora siamo alle minacce nordcoreane di far esplodere bombe ad idrogeno sull'oceano Pacifico e alle minacce americane di "distruggere totalmente" la Corea del Nord.

Ci viene detto che il leader nordcoreano Kim Jong-Un è un "folle".  E' esattamente quello che hanno detto di Saddam, Gheddafi, Assad e chiunque altro sia caduto nel mirino dei neocon come obiettivo di azione militare americana. Non è necessario essere fan della Corea del Nord per essere scettici della propaganda di guerra diffusa dai media di mainstream a beneficio dei neocon e del complesso militare-industriale.

Dove sono le teste pacate a Washington per abbassare i toni di questa posizione di guerra?

Le cose sono rese ancora peggiori dalla scarsissima comprensione della storia del conflitto. Gli Stati Uniti spendono per l'apparato militare più dei dieci, o giù di lì, successivi paesi tutti insieme, con migliaia di armi nucleari che possono distruggere il mondo molte volte. Quasi 70 anni fa, un attacco alla Corea guidato dagli Stati Uniti portò a distruzione di massa e alla morte di quasi il 30% della popolazione nordcoreana. Quella guerra non è ancora finita.

Perché non è stato firmato un trattato di pace? Il neo-eletto presidente sudcoreano Moon Jae-in ha proposto negoziati diretti con la Corea del Nord per giungere ad un trattato di pace. Gli Stati Uniti non sono a favore di un simile processo bilaterale. In realtà, gli Stati Uniti hanno deriso un'offerta perfettamente ragionevole da parte di russi e cinesi, con l'accordo dei nordcoreani, per un "doppio freeze" - i nordcoreani sospenderebbero i lanci di missili se gli Stati Uniti e la Corea del Sud sospendessero le esercitazioni militari mirate al rovesciamento del governo nordcoreano.

Allora dove sono le teste pacate? E' incoraggiante che si possano trovare nella Corea del Sud, un paese che sicuramente soffrirebbe in modo massiccio se scoppiasse la guerra. Mentre l'ambasciatore statunitense all'ONU, Nikki Haley, proclamava compiaciuta che le nuove sanzioni ONU contro la Corea del Nord avrebbero prodotto il blocco pressoché totale del paese (un atto di guerra), la scorsa settimana il governo della Corea del Sud ha fatto qualcosa che ha sbalordito il mondo: ha annunciato un pacchetto di aiuti umanitari da otto milioni di dollari per donne incinte e bambini in Corea del Nord. Gli Stati Uniti e i loro alleati sono furiosi per questa mossa, però come potrebbe qualcuno vestirsi del manto di "umanitarismo" mentre impone sanzioni mirate ad affamare i civili finché non tentano di rovesciare il loro governo?

Ecco come risolvere questa crisi che dura da settant'anni: ritirare tutte le truppe americane dalla Corea del Sud; porre fine ad ogni esercitazione militare sui confini della Corea del Nord; incoraggiare dialoghi diretti tra il Nord e il Sud e offrire di ospitarli o osservarli con una delegazione internazionale che includa russi e cinesi, i cui paesi dopotutto confinano con la Corea.

Gli insulti da cortile di scuola avanti e indietro tra Donald Trump e Kim Jong-Un non sono divertenti. In realtà sono un insulto a tutti noi altri!

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