Paul Craig Roberts (LewRockwell.com, 28 agosto 2017)

Negli Stati Uniti, "conspiracy theory" (teoria del complotto) è come sono chiamate le spiegazioni che differiscono da quelle a vantaggio dell'oligarchia al potere, o establishment, o in qualunque modo vogliamo chiamare chi decide obiettivi e programmi, con relative spiegazioni a supporto.

Le spiegazioni che ci vengono imposte dalla classe dominante sono esse stesse teorie del complotto. Inoltre, sono teorie del complotto progettate per nascondere il reale complotto compiuto dai nostri governanti.

Ad esempio, la spiegazione ufficiale dell'11 settembre è una teoria del complotto. Alcuni musulmani, principalmente dall'Arabia Saudita, hanno inflitto la più grande umiliazione a una superpotenza da quando Davide uccise Golia. Sono stati più furbi di tutte le 17 agenzie di intelligence americane e di quelle della NATO e di Israele, del Consiglio Nazionale per la Sicurezza, della Transportation Safety Administration, del controllo aereo e di Dick Cheney; hanno dirottato quattro aerei in una sola mattina, fatto crollare tre grattacieli del World Trade Center, distrutto quella parte del Pentagono dove erano in corso ricerche su 2300 miliardi di dollari scomparsi, e hanno fatto sì che gli imbecilli a Washington incolpassero l'Afghanistan invece dell'Arabia Saudita.

Chiaramente, i sauditi che hanno umiliato l'America erano coinvolti in un complotto per ottenere questo.

È un complotto credibile?

La capacità di alcuni giovani musulmani di riuscire a compiere un'impresa simile è incredibile. Un così totale fallimento dello Stato per La Sicurezza Nazionale significa che gli Stati Uniti sono stati ciecamente vulnerabili per tutti i decenni della Guerra Fredda con l'Unione Sovietica. Se questo totale fallimento dello Stato per La Sicurezza Nazionale fosse realmente accaduto, la Casa Bianca e il Congresso avrebbero strillato a gran voce per avviare un'indagine. Sarebbero stati individuati i responsabili della lunga catena di carenze di sicurezza che hanno permesso al piano di avere successo. Invece, nessuno è mai stato neanche rimproverato, e la Casa Bianca ha fatto resistenza per un anno a tutte le richieste di un'indagine. Infine, per silenziare le famiglie dell'11 settembre, è stata creata una commissione di inchiesta sull'11 settembre.  La commissione ha diligentemente messo per iscritto la versione del governo e questa è stata l'"indagine".

Oltretutto, non ci sono prove a supporto della teoria del complotto ufficiale dell'11 settembre. In effetti, tutte le prove conosciute sono in contraddizione con la teoria del complotto ufficiale.

Per esempio, è un fatto provato che il Building 7 sia venuto giù con l'accelerazione di caduta libera, il che significa che era stato minato per la demolizione.1 Perché era stato minato per la demolizione? Non c'è alcuna risposta ufficiale a questa domanda.

Sono le prove conosciute fornite da scienziati, architetti, ingegneri, piloti e primi soccorritori che erano nelle torri gemelle e hanno personalmente sentito le numerose esplosioni che hanno fatto crollare le torri, è questo che è descritto come una teoria del complotto.

Fu la CIA a introdurre nel  pubblico discorso il termine "teoria del complotto", come parte del suo piano d'azione per screditare chiunque fosse scettico riguardo al rapporto della Commissione Warren sull'assassinio del presidente John F. Kennedy. Ogni spiegazione diversa da quella offerta, che è in contraddizione con tutte le prove conosciute, veniva ridicolizzata come teoria del complotto.

Le teorie del complotto sono la spina dorsale della politica estera americana. Per esempio, l'amministrazione di George W. Bush è stata attiva in un complotto contro l'Iraq e Saddam Hussein: ha creato prove false delle "armi di distruzione di massa" irachene, ha venduto questa storia falsa ad un pubblico credulone e l'ha usata per distruggere l'Iraq e assassinarne il leader. Similmente, Gheddafi è stato vittima di un complotto di Obama/Hillary per distruggere la LIbia e assassinarne il leader. Il leader siriano Assad e l'Iran erano in lista per lo stesso trattamento, fino a quando non è intervenuta la Russia.

Attualmente, Washington è impegnata in complotti contro Russia, Cina e Venezuela. Proclamando un'inesistente "minaccia iraniana", Washington ha piazzato missili sui confini della Russia e ha usato la "minaccia nord-coreana" per piazzare missili sui confini della Cina. Washington dice che il leader del Venezuela eletto democraticamente è un dittatore, e ha imposto sanzioni al Venezuela per aiutare la piccola elite spagnola, tramite la quale Washington ha tradizionalmente controllato i paesi sudamericani, a mettere in atto un colpo di stato per ristabilire il controllo americano sul Venezuela.2

Tutti sono una minaccia: Venezuela, Yemen, Siria, Iran, Iraq, Afghanistan, tribù in Pakistan, Libia, Russia, Cina, Corea del Nord, ma mai Washington. La più grande teoria del complotto della nostra epoca è che gli americani siano circondati da minacce straniere. Non siamo nemmeno al sicuro dal Venezuela.

Il New York Times, il Washington Post, la CNN, la radio pubblica nazionale, e il resto delle presstitute sono svelti a bollare come teorie del complotto tutte le spiegazioni che differiscono dalle spiegazioni consone agli interessi dominanti di cui le presstitute sono al servizio.

Nondimeno, mentre scrivo e per gli ultimi nove mesi, i media presstitute hanno essi stessi promosso la teoria del complotto secondo cui Donald Trump era coinvolto in un complotto con il presidente della Russia e l'intelligence russa per interferire nelle elezioni presidenziali americane e piazzare Trump, un agente russo, alla Casa Bianca.

Non c'è alcuna prova a sostegno di questa teoria del complotto. Non ha bisogno di prove, perché è al servizio degli interessi del complesso difesa/sicurezza, del Partito Democratico, dei neoconservatori, e permette alle presstitute di dimostrare generosa devozione ai loro padroni. Tramite incessanti ripetizioni una bugia diventa verità.

C'è un complotto, ed è contro il popolo americano. I loro posti di lavoro sono stati trasferiti all'estero per arricchire i già ricchi. Sono stati forzati a fare debiti nel tentativo futile di mantenere il loro tenore di vita.3 Il loro tentativo di fermare il declino eleggendo un presidente che parlasse per loro viene sovvertito davanti ai loro occhi, da una classe dominante e da media totalmente corrotti.

Prima o poi si renderanno conto che non c'è nulla che possono fare se non rivoltarsi con la forza. Molto probabilmente, quando raggiungeranno questa conclusione sarà troppo tardi. Gli americani sono molto lenti ad uscire dalla falsa realtà in cui vivono. Gli americani sono un popolo davvero indottrinato, fatto di uomini che si tengono stretti alla loro falsa vita all'interno della Matrix.4

Per i creduloni e gli ingenui che si sono fatti convincere a credere che ogni spiegazione differente da quella ufficialmente benedetta sia una teoria del complotto, sono disponibili online lunghe liste di complotti dei governi che sono riusciti a ingannare la gente, affinché i governi potessero raggiungere obiettivi che la gente avrebbe respinto.5

Se la libertà continuerà ad esistere sulla Terra, non sarà nel mondo occidentale. Sarà in Russia e in Cina, paesi che sono emersi dall'opposto e sono consapevoli del valore della libertà, e sarà in quei paesi sudamericani, come il Venezuela, l'Ecuador, e la Bolivia, che combattono per la loro sovranità contro l'oppressione americana.6

E' proprio vero: come gli storici non preoccupati solo per la loro carriera stanno cominciando a scrivere, la lezione primaria della storia è che i governi ingannano i loro popoli.

Dappertutto nel mondo occidentale il governo è un complotto contro il popolo.

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Paul Craig Roberts è stato Assistant Secretary del Tesoro USA e associate editor del Wall Street Journal; scrive da vent'anni su sconvolgenti casi di abuso giudiziario. Una nuova edizione del suo libro, The Tyranny of Good Intentions, scritto con Lawrence Stratton, un resoconto documentato di come gli americani hanno perso la protezione della legge, è edita da Random House. Visitate il suo sito web.

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Alcune note di chi traduce:
1 Anche le torri gemelle cioè WTC 1 e 2, sono crollate in caduta libera (la conclusione che appare inevitabile è che anch'esse erano state accuratamente minate)
2 Maduro è senz'altro un dittatore della peggior specie e il Venezuela è un paese allo stremo. La cosa migliore sarebbe lasciare i venezuelani in pace, a risolvere da soli i loro problemi. Le sanzioni hanno contribuito a tenere al potere per sessant'anni il regime cubano.
3 Paul Craig Roberts non è un libertario e ha idee economiche un po' confuse, come del resto Trump, per cui scrive sui posti di lavoro e sui debiti affermazioni che a mio avviso non sono azzeccate.
4 Come in altre occasioni, ritengo che la visione di Paul Craig Roberts sia  eccessivamente pessimista.
5 Un esempio si può trovare qui in Lo Stato e il terrorismo "false flag".
6 A mio avviso l'idea di libertà in Cina e nei paesi sudamericani citati è ancora molto lontana. In Russia e in alcuni paesi dell'est europeo probabilmente è un po' meglio.

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