di Jon Rappoport (qui su Infowars.com, 14 settembre 2016)

Il momento in cui Internet prese il sopravvento sui media di mainstream 

E' troppo presto per scrivere queste parole? La verità vivrà solo nelle nostre menti, o sarà riconosciuta come fatto nel mondo?

Fate la vostra scommessa.

Questa è la mia:

La storia confermerà la fama di Hillary - ma non per alcuna delle sue azioni.

Invece, Hillary diventerà il simbolo del momento in cui qualcosa chiamato Internet prese il sopravvento sui mezzi di informazione.

La base per questo giudizio è semplice, per chi sta vivendo in questo momento: i notiziari di mainstream hanno:

– tenuto nascosto il grave stato di salute di Hillary;
– cercato farla passare a spintoni attraverso la porta della presidenza, nella nazione più potente del mondo;
– attaccato i giornalisti indipendenti che hanno rivelato la verità, per poi doversi mangiare le proprie stesse budella.

I media di mainstream sono stati, in generale, un organo di propaganda per la signora Clinton nei suoi sforzi per diventare Commander-in-Chief, la carica a cui ambiva disperatamente. Quel tradimento dell'integrità giornalistica è stato smascherato di fronte a tutti, quando le sue gravi condizioni sono state portate alla luce, nonostante gli sforzi massicci per nasconderle.

Le grandi reti televisive di notizie e i grandi quotidiani sono stati forzati a cancellare le loro bugie e a cambiare linea.

La storia racconterà quei fatti e ricorderà il cambiamento epocale. La storia non seppellirà quanto è accaduto, perché sono i vincitori a scrivere la storia e noi stiamo vincendo.

Persino se il controllo di Internet sarà affidato ai censori, non si ritornerà indietro. Troppa informazione trapelerà. Troppa gente è determinata a raccontare la verità.

Se lei fosse stata semplicemente un altro candidato presidenziale in una stagione elettorale, l'intero episodio sgradevole sarebbe stato dimenticato. Ma lei era un agente volontario di cambiamento. E la direzione che stava prendendo, per conto degli uomini che sopravvivono da una presidenza all'altra, costruendo il loro "nuovo ordine mondiale", stava portando la civilizzazione più profondamente verso la tirannia spietata.

Hillary Clinton non era particolarmente gradita a questi uomini. Essi erano disgustati dai Clinton per il loro senso di superiore diritto, i loro crimini incoscienti commessi apertamente, la loro arroganza, le loro menzogne spudorate.

Questi uomini preferivano altri, più docili agenti, in grado di nascondere le loro motivazioni con almeno un pizzico di abilità.

Però i Clinton restavano sempre lì. Per loro, sempre più potere era una droga, e nella loro dipendenza erano pronti a scalare ogni inferriata, superare ogni muro, pur di ottenere la loro dose.

Il brutale smascheramento pubblico del suo deterioramento fisico e mentale è stato il prezzo che Hillary Clinton ha pagato per la sua ossessione.

Nell'anno 2016, i profumati segugi dei media hanno cercato di puntellare il supporto per lei e per gli uomini che lei rappresentava. Hanno malamente sbagliato i calcoli. C'era un'altra forza in azione.

Internet è diventata un terreno fertile per uomini e donne in grado di vedere dove la civilizzazione si stava dirigendo, sotto la falsa bandiera di un "mondo migliore per tutti". Questa era una versione moderna della più antica bugia nel libro del potere: promettere alla popolazione un radioso futuro in cambio della loro fedeltà a "alti ideali".

E' un rituale di sacrificio eseguito su un falso palcoscenico, per conto di falsi idoli. L'esito è sempre massiccio controllo sulla popolazione imposto dall'alto.

Hillary Clinton era un simbolo di quella tattica di adescamento.

E' stata tirata giù.

Il trono finale da lei rincorso si è dileguato come un sogno vaporoso. Ha cercato di afferrarlo, ma il sogno non era più lì.

Stava accadendo qualcosa di diverso. Qualcosa che nessuno avrebbe previsto una generazione fa. Una rinnovata e crescente ondata di qualcosa che aveva tutta le sembianze di indipendenza. Indipendenza da un grumo soffocante di potere al centro delle nostre vite.

Non è stata una battaglia vinta una volta per sempre. Non esistono vittorie così. Però un primo passo.

Non indipendenza dal globalismo totalitario in se stesso, che ha molte facce e molti agenti. Però un primo passo.

Sta crescendo una nuova, massiccia marea di decentralizzazione, grezza e irregolare, formata da milioni di onde. La marea si muove attraverso canali di Internet, esprimendo innumerevoli sogni e visioni, decentralizzati.

Vi sembra davvero che possa arretrare?

A me no.

Se a voi sembra così, è il vostro più accurato giudizio, o si tratta solo di inveterato cinismo che porta a recitare vecchie formule?

Non è mai troppo tardi per partecipare ad una battaglia in cui non è necessario alcun sacrificio di se stessi.

Che questa mia scommessa sia corretta o meno, che Hillary Clinton entri all'Ufficio Ovale come nuovo presidente o meno, la partita è in corso.

Il tempo è lungo. E la partita non è mai chiusa.

L'individuo libero e indipendente non muore mai.

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