di Patrick J. Buchanan (LewRockwell.com, 22 ottobre 2014)

Normalmente un Sinodo di vescovi cattolici non produce fuochi d'artificio che rivaleggiano con la National Convention del Partito Democratico del 1968 a Chicago, quando gli uomini in blu del sindaco Richard Daley ottennero una vittoria umiliante sui radicali, a Grant Park.

Tuttavia, il 13 ottobre è stato emanato dal Sinodo sulla Famiglia a Roma un rapporto di 12 pagine proveniente da un comitato selezionato da papa Francesco stesso - e le esplosioni derivanti non si sono ancora placate.

Questo rapporto riconosce gli "aspetti positivi delle unioni e coabitazioni civili" e dice che "gli omosessuali hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana". Per quanto riguarda i cattolici che divorziano e si risposano senza l'annullamento, dobbiamo evitare "qualsiasi linguaggio o comportamento che li possa far sentire discriminati".

Accolto con entusiasmo dai gruppi per i diritti dei gay, questo documento ha lasciato attoniti i tradizionalisti.

"Indecoroso. Vergognoso. Completamente sbagliato", ha detto il cardinale Richard Daley, Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede e custode dell'ortodossia cattolica.

Gli ha fatto eco il cardinale Raymond Burke, Prefetto del Supremo tribunale della Segnatura apostolica. "Il documento manca di un fondamento solido nelle Sacre Scritture e nel Magistero", ha detto il cardinale Burke. "Dà l'impressione di inventare ... quello che un Padre del Sinodo ha definito insegnamento 'rivoluzionario' su matrimonio e famiglia".

Il cardinale Burke ha invitato il papa alla riaffermazione dell'insegnamento cattolico su matrimonio e moralità, dicendo: "E' da molto tempo che avrebbe dovuto essere fatto". Il papa ha sollevato il cardinale Burke dalla sua posizione.

Voice of the Family, una coalizione internazionale di gruppi per la vita, definisce il documento come "un tradimento".

Il rappresentante irlandese Patrick Buckley ha detto che "esso rappresenta un attacco al matrimonio e alla famiglia" in quanto "dà effettivamente una tacita approvazione alle relazioni adulterine". Il rapporto, egli aggiunge, "non riconosce che l'inclinazione omosessuale è oggettivamente un disordine".

Il cardinale Walter Kasper è il principale fautore della liberalizzazione dell'insegnamento cattolico in tema di moralità sessuale. Quando un vescovo africano ha obiettato al rapporto, Kasper ha ribattuto: "Non si può parlare di questo con gli africani . ... non è possibile. ... E' un tabù".

Sentendo questo insulto, Burke ha avvertito il suo fratello cardinale:

“E' profondamente triste e scandaloso che simili frasi siano pronunciate da un cardinale della Chiesa. Esse costituiscono un'ulteriore indicazione della determinazione.... a far avanzare le false posizioni del cardinale Kasper, persino per mezzo di parole razziste verso un parte del Sinodo significativa e degna di grande rispetto."

Nel documento votato dall'intero sinodo e reso pubblico lo scorso fine settimana, la parte più oltraggiosa per i cattolici ortodossi è stata cancellata.

Però il sinodo si riunisce di nuovo l'anno prossimo e la posta in gioco per la Chiesa e il papa difficilmente potrebbe essere più alta.

Nel suo discorso in chiusura del sinodo, papa Francesco ha canzonato i "cosiddetti tradizionalisti" per la loro "ostile rigidità".

Questo è un modo di porre la questione. Un altro modo è dire che i tradizionalisti credono che la verità morale non cambi, né le dottrine della chiesa possano essere alterate.

Persino un papa non può farlo.

Dovesse tentare di farlo, il papa direbbe eresie. E dal momento che la dottrina cattolica afferma che il papa è infallibile, non può errare quando parla ex cathedra in tema di fede e morale, questo implicherebbe che Francesco non è un papa valido e che il trono di Pietro è vuoto.

Allora leggeremmo sui giornali di scismatici e sedevacantisti.

La Chiesa Cattolica non è il Partito Democratico di Obama, Hillary e Biden, in cui le posizioni di principio su aborto, omosessualità e matrimoni tra persone dello stesso sesso "si evolvono". E poi quando è stato che la flessibilità in tema di principi morali è diventata una virtù per i cattolici?

Fu proprio in difesa dell'indissolubilità del matrimonio che papa Clemente VII scomunicò Enrico VIII che portava il titolo di "Difensore della fede" per aver rifiutato le eresie di Lutero.

Quando Enrico volle divorziare da Caterina di Aragona per sposare Anna Bolena, papa Clemente disse che non era possibile. La sua difesa del matrimonio causò alla Chiesa la perdita dell'Inghilterra.

Chissà cosa pensa questo papa della "rigidità" di papa Clemente.

Se da una parte Francesco I non ha negato né cercato di cambiare alcuna dottrina, il cardinale Burke ha ragione. Il papa ha "fatto molti danni". Ha creato confusione tra i fedeli e presto sarà obbligato a parlare con chiarezza sulle verità immutabili del cattolicesimo.

Nella sua beatificazione di Paolo VI domenica scorsa, papa Francesco ha celebrato il cambiamento. "Dio non ha paura delle cose nuove", ha detto, "stiamo facendo ogni sforzo per adattare i modi e i metodi ... ai cambiamenti della società".

Però tra i cambiamenti sociali nell'Occidente dai giorni del Concilio Vaticano II e Paolo VI ci sono stati l'accettazione del divorzio senza colpa, della promiscuità senza limiti, dell'aborto e dei matrimoni tra persone dello stesso sesso.

La Chiesa dovrebbe forse "adattarsi" a questi cambiamenti della società?

La Chiesa dovrebbe forse adattarsi ad una cultura così decadente come la nostra? O la chiesa dovrebbe ergersi contro di essa e pronunciare verità morali verso il potere culturale e politico, come i primi martiri fecero a Roma?

Papa Francesco è enormemente popolare. Ma la sua popolarità mondana non è senza costi per la chiesa da lui guidata e per le verità che ha giurato di difendere.

"Chi sono io per giudicare?", dice il papa. Ma quello non è sempre stato parte della descrizione dell'incarico?  Sua Santità, se non tu, chi?

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 [MM]

Un paio di commenti a quanto dice Buchanan.
Papa Francesco sarà anche popolare, ma si tratta di una popolarità effimera, sempre che di vera popolarità si tratti, che non aiuta la Chiesa. Un papa che riempie le piazze in genere svuota le chiese. La gente non va in chiesa per sentirsi dire le stesse assurdità morali che sente dai media. Tutte le chiese che hanno deciso di "modernizzarsi" hanno visto crollare il numero di fedeli. Nel mondo, le religioni solide e in buona salute sono quelle che non cedono ai compromessi. Invece di "adattarsi", credo che la Chiesa cattolica farebbe bene a rfilettere sul fatto che il motivo per cui nei paesi cattolici la religione cristiana finora ha sostanzialmente "tenuto" probabilmente è proprio perché la Chiesa cattolica, tra tanti tentennamenti e sbandamenti, si è mantenuta tutto sommato abbastanza "intransigente".

Lo scisma di Inghilterra naturalmente non è avvenuto perché il re "voleva sposare Anna Bolena". Quello è stato il pretesto, sapendo che la Chiesa non avrebbe mai potuto accettarlo, per sancire la decisione del re di rompere con la Chiesa di Roma. Si trattò di una vittoria dello stato sulla Chiesa: il re si liberava dell'ultimo vincolo al suo potere assoluto e assumeva in sé anche il potere religioso.

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