(Per quanto poco si possa fare in questo periodo nefasto di buio della ragione, almeno si possono lasciare memorie)

Jon Rappoport (nomorefakenews.com, 11 marzo 2020)

Come sempre, suggerisco che i nuovi lettori leggano prima tutti i miei articoli precedenti sulla situazione coronavirus. Non posso ricapitolare l'intero ambito di dettagli, prove e analisi ogni volta che scrivo un articolo.

Nell'episodio odierno su storie di virus e controllo mentale della popolazione, esamino la più importante differenza tra questa finta epidemia e i suoi predecessori -- West Nile, SARS, MERS, Swine Flu, Ebola, Zika.

Le dimensioni contano. Ecco la differenza.

Con questo intendo le dimensioni della bugia.

In precedenti incarnazioni di "epidemie rampanti" la gente che controllava le operazioni (CDC, OMS, ecc.) si accontentava di lasciare che la propaganda svanisse dopo un breve periodo. Non appena la falsa minaccia era inventata, cominciava a dissolversi.

Questa volta, tuttavia, quelli che la dirigono si sentono sufficientemente incoraggiati da versare benzina sul fuoco della bugia e montarla in un'illusione di conflagrazione.

Questo è tutto quanto.

Rispetto a tutto il resto, l'"epidemia" del 2020 è identica alle sòle precedenti: annuncio farsesco di uno scoppio; "scoperta" miracolosamente veloce e dubbia di un virus; spiegamento di test diagnostici che non funzionano; inflazione del numero di casi;  affermazione grottesca di diffusione globale; dove c'è reale malattia, un insabbiamento delle reali ragioni, che non hanno nulla a che vedere con un virus.

Ma dal momento che il tonnellaggio totale di propaganda di paura è molto maggiore questa volta, sono possibili quarantene di massa. Queste quarantene, per gli ottusi e non informati sembra che dimostrino (ma non lo fanno) che il virus sia  molto contagioso e pericoloso.

A loro volta, le quarantene, e la sollecitazione a "auto-isolarsi" che le accompagnano, silurano commercio, industrie e mercati.

La popolazione mondiale, ancora una volta, viene sintonizzata ad accettare ognuno e tutti i dettami sanitari.

Per dirlo in un altro modo, l'attuale fantasia coronavirus avrebbe potuto essere buttata lì con l'intensità poco convinta delle precedenti frodi epidemiche. Tuttavia, per nessun'altra ragione che il desiderio di stringere le viti del controllo, questa volta è stata fatta la scelta di gettare più chip contraffatte sul tavolo.

Per quell'obiettivo, la Cina era un punto di avvio ideale. Il governo non avrebbe esitato a confinare 100 milioni di cittadini -- quindi facendo impennare rapidamente la "serietà della faccenda" sin dal principio -- dando il calcio d'inizio ad un traballamento mondiale. La Cina è stato il modello. Come ho previsto, altre nazioni avrebbero colto il segnale e si sarebbero sentite pronte a seguire l'esempio. Un politico italiano pazzoide ora ha messo in quarantena un quarto della popolazione del suo paese.

Dal lato positivo, i controllanti stanno giocando troppo forte la loro mano. Come potrebbe non essere così, dal momento che i loro uomini di facciata hanno stoltamente predetto che dal 40 al 70% della popolazione mondiale diventerà "infetto" e milioni moriranno. Quando questo non succede, molta gente ricorderà quelle proiezioni gonfiate. Il fattore ragazzo-che-grida-al-lupo entrerà in gioco, indipendentemente da quante piattaforme di social media cercano di cancellare il passato tramite la censura.

Ecco una lista informale di predizioni correnti, da varie fonti. Suggerisco di tenerla, per ricordare cosa rinfacciare ai predicatori di sventure, quando la polvere si posa: il contenimento non funzionerà; il virus si diffonderà incontrollato in tutto il mondo; la velocità di trasmissione del virus e il numero di morti cresceranno rapidamente; il virus è in realtà un'arma biologica devastante, contro cui il sistema immunitario umano non ha difese; la composizione genetica del virus, contenendo elementi del più letale virus mai scoperto, l'HIV, porterà devastazione senza precedenti. Potete aggiungere altre predizioni da fine del mondo man mano che le trovate.

Oh, c'è un'altra differenza tra questa epidemia fasulla e le precedenti incarnazioni: la recente gigantesca espansione di YouTube a altri social media. Dato il grado di censura ora prevalente sui social media -- in particolare la proibizione lunatica contro "trattare le tragedie come truffe" -- miliardi di notizie di paura epidemica sono avvantaggiate.

È quasi come se, una volta che i social media abbiano avuto i censori fermamente insediati, si sia accesa la luce verde che segnala "via libera al lancio della favola dell'epidemia del 2020".

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